» Leggi alcune citazioni dal libro Vita dopo vita
Il concetto di reincarnazione è tutt’oggi controverso, per quanto sempre più persone vi aderiscano sia nella sua variante orientale che in quella occidentale. Le sue radici affondano in tempi remoti e, da una trentina d’anni circa, si parla anche di terapia della reincarnazione.
Conosciuta soprattutto grazie ai libri di Brian Weiss, è importante ricordare che uno dei capostipiti della age regression è stato Thorwald Dethlefsen, psicologo e psicoterapeuta tedesco che dedicò la sua vita allo studio della reincarnazione e delle sue implicazioni sulla nostra vita.
Per age regression s’intende il metodo capace di riportare le persone sotto ipnosi ad un’età precedente della loro vita. In questo stato l’ipnotizzato conosce dettagli che aveva dimenticato da tempo e non sa più nulla di tutto ciò che ha vissuto e imparato dopo il momento al quale è stato riportato.
Il libro più famoso di Dethlefsen è Malattia e destino, che tratta i temi della salute e della malattia come messaggio del corpo e sintomo di uno squilibrio al nostro interno. Vita dopo vita è, invece, il primo libro che l’autore dedica alla reincarnazione. Fu il regalo di un’amica del liceo che, devo ammettere, apprezzai completamente solo molti anni dopo, alla seconda rilettura.
Interessante è l’approccio che vuole essere il più scientifico possibile e che basa le successive considerazioni su diversi esperimenti svolti a partire dal 1968. L’obiettivo è quello di mostrare la validità della teoria della reincarnazione e i suoi possibili utilizzi sia in campo medico sia nella vita di tutti i giorni.
Lo stile è diretto e colloquiale, ma mai superficiale o pressappochista. Dethlefsen è consapevole dell’eccentricità dell’argomento trattato e dalle sue parole emergono le resistenze che ha incontrato nel tentativo di farlo conoscere. Ciò nonostante espone con chiarezza e vigore le sue argomentazioni, esplorando anche un campo come quello dell’astrologia che, come spiega, sarebbe in grado di mostrarci la via da seguire. Non certo l’astrologia dell’oroscopo che chiunque può leggere ogni mattina sul quotidiano gratuito distribuito in metro, ma la vera astrologia, quella studiata per secoli dal fior fiore di scienziati e filosofi.
L’astrologia è molto antica. È nata in un’epoca nella quale l’impostazione del pensiero era diversa da quella odierna. Noi siamo abituati a supporre che tutto ciò che facciamo oggi sia migliore, più giusto e più vero di quanto si faceva prima di noi. È un grossolano pregiudizio che fa di ogni erba un fascio. Certo, ogni epoca è convinta della validità del proprio modo di pensare; altrimenti non penserebbe come pensa. Tuttavia questa convinzione soggettiva non prova la veridicità dei suoi contenuti.
Vita dopo vita è stato scritto nel 1974, ma mantiene ancora oggi la sua attualità e personalmente ritengo che alcuni concetti dovrebbero essere approfonditi con mente aperta e libera da qualunque pregiudizio. Perché non si sta dicendo che gli alieni esistono o che qualche fantomatico guru conosce il significato della vita e tutti dovremmo seguirlo, andasse pure anche su Marte.
Il libro mette in evidenza un caposaldo della teoria della reincarnazione, ossia che ognuno è responsabile del suo destino, ma non nel senso che se stiamo vivendo una vita buona solo a concimare i campi è colpa nostra e dovremmo fustigarci per punizione. Non ci sono colpe, la responsabilità deriva da una presa di coscienza, una consapevolezza che va oltre la nostra immediata realtà. Riguarda qualcosa che, forse, abbiamo dimenticato non perché non fosse importante, ma perché è più importante concentrare l’attenzione sul qui e ora.
Libri seri che trattano di karma e reincarnazione sono utili per mostrarci una nuova possibilità di approccio alla vita, non ci impongono nessuna visione, ma ci fanno mettere in dubbio i presupposti di una sofferenza che fino a oggi abbiamo probabilmente o combattuto o subito passivamente.
Se siete incuriositi dall’argomento e non avete ancora letto questo libro, ve lo consiglio perché spiega molto bene i concetti cardine della reincarnazione e se c’è una cosa che non ci toglie è proprio la capacità di pensare criticamente. Al contrario, dopo averlo letto molte sono le domande che mi sono posta e altrettante sono quelle che continuo a pormi. La differenza è che ora ho meno paura di conoscere la risposta.
Chiunque si fermi a riflettere su se stesso e sulla vita si imbatterà negli stessi problemi fondamentali. Se è disposto a dichiarare onestamente e senza pregiudizi quanto sa di se stesso e del mondo, arriverà al seguente risultato:
So che esito. So che nel pensiero e nell’azione sono un essere limitato. Ne deduco che non riuscirò mai a cogliere tutto. Oltre a me esistono altre cose e altri esseri. Queste cose e questi esseri che mi circondano e con cui ho a che fare nella vita di ogni giorno sono fatti di materia. Ne risultano i seguenti interrogativi: Chi sono, io, perché sono e perché sono come sono? Da dove vengo e dove vado? Quale rapporto di parentela esiste fra me e le cose e gli esseri che mi circondano? Qual è il significato della mia vita e che cosa avverrà dopo la mia morte?
Chi non si pone questi interrogativi vive ai margini della propria vita.
» Leggi alcune citazioni dal libro Vita dopo vita
Informazioni sul libro:
Titolo: Vita dopo vita – Dialoghi con reincarnati
Autore: Thorwald Dethlefsen
Traduzione: Stefania Bonarelli
Editore: Edizioni Mediterranee
Pagine: 202
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Altri libri di Thorwald Dethlefsen che ho letto consiglio:
- Malattia e destino – Il valore e il messaggio della malattia – [Leggi la mia recensione]
- Il destino come scelta – Psicologia esoterica – [Leggi la mia recensione]
- L’esperienza della rinascita –Guarire attraverso la reincarnazione – [Leggi la mia recensione]
Nella prima sezione, che riunisce i casi di age regression, mi sembra ci siano delle ingenuità e approssimazioni, tuttavia nel complesso le descrizioni rimangono preziose.
La documentazione più impressionante a mia conoscenza di comunicazioni o esperimenti con dimensioni “altre” rimane quella del cosiddetto “Cerchio Firenze 77”, che propone un sistema concettuale molto vasto.
Personalmente ho approfondito (nei libri!) solo alcuni aspetti di queste testimonianze, e alla domanda fatidica: “ma è vero?” devo rispondere: non è chiaro. D’altronde bisogna sempre tenere presente che la domanda fondamentale è: cos’è la mente che si accosta a tali questioni? e perché lo fa? altrimenti si commettono errori davvero grossolani.