Scritto da Imbrattacarte L'Imbrattacarte Leggere per Scrivere

8 cose che ho imparato su libri e scrittura da Ursula K. Le Guin

Words are my way of being human, woman, me.

Ursula K. Le Guin (trad.: Le parole sono il mio modo di essere umana, donna, me stessa)

… leggendo The wave in the mind: Talks and Essays on the Writer, the Reader, and the Imagination (i brani sono stati liberamente tradotti).

L’amore rende possibile ogni cosa

Le Guin racconta che la sua passione per la lettura la portò molto presto a imprese che a qualcun altro sarebbero parse impossibili, come leggere in una lingua straniera senza conoscerla bene. 

Quando scoprii che i libri stranieri si trovavano al terzo piano e nessuno ci era mai stato, decisi di andarci. Vivevo lì, rannicchiata nella nicchia di una finestra ricoperta di ragnatele, con Cyrano de Bergerac, in lingua francese. Non conoscevo ancora abbastanza il francese, non per leggere Cyrano almeno, ma questo non mi fermò. Fu in quell’occasione che imparai che si può leggere una lingua senza conoscerla se ami abbastanza il libro. Puoi fare qualunque cosa se lo ami abbastanza.

Ursula K. Le Guin, The wave in the mind

Ciò che definisce una storia è il modo di raccontarla

I grandi narratori raccontano sempre le stesse storie ancora e ancora (quante storie esistono?), ma quando le raccontano sono come nuove, sono rinnovate e ci rinnovano, ci mostrano un mondo nuovo.

Ursula K. Le Guin

È questo il dono di quelli che definiamo “scrittori”, quelli che non temono la prova del tempo perché attraverso le loro parole e il modo in cui sono stati capaci di usarle, trasformale, combinarle, hanno permesso alla storia stessa di avere una voce, la sua propria voce. Una stessa storia potrà avere due timbri di voce diversi, due diversi destini. Ma per poter offrire “una voce inconfondibile” a una storia è necessario che chi scrive si ritrovi, trovi la propria voce, viva abbastanza vita per poter sentire che lui è lui, è presente, in un modo che è esclusivamente suo.

L’immaginazione è lo strumento più utile che l’umanità possieda

I giovani hanno bisogno di esercitarsi nell’immaginazione come ne hanno bisogno in tutte le abilità basilari nella vita, fisicamente e mentalmente: per crescere, per rimanere in salute, per affinare la propria competenza, per essere felici. Questo bisogno dura finché la mente è viva. […]

Tutti noi dobbiamo imparare a inventare le nostre vite, a immaginarle. Abbiamo bisogno che ci vengano insegnate queste abilità; abbiamo bisogno di guide che ci mostrino come farlo. Se non accade, la nostra vita sarà immaginata da qualcun altro.

Ursula K. Le Guin

Perché l’immaginazione è così importante? Perché un mondo senza immaginazione è un mondo morto, senza poterlo immaginare, nulla esiste, nulla può essere diverso da ciò che è sempre stato. Non può nascere, crescere, trasformarsi nulla.
Senza immaginazione non si crea e se non si crea, se l’essere umano non esprimere la propria creatività, cosa rimane di lui?

Il mondo è pieno di storie

Dove nascono le storie? Da dove arriva l’idea per scriverne una?
Le Guin scrive:

L’aria è ricolma di musica.

Un pezzo di roccia è ricolmo di statue.

La terra è ricolma di visioni.

Il mondo è ricolmo di storie.

In quanto artista, tu riponi la tua fiducia in questo. Hai fiducia che sia così. Sai che è così. Sai che qualunque cosa di cui farai esperienza, ti darà il materiale, le “idee” per le tue opere. 

Scrivere, spiega, è una collaborazione tra immaginazione ed esperienza.

Le storie arrivano tutte dall’esperienza nella realtà dello scrittore, un’esperienza su cui lui poi lavora, cambia, filtra, distorce, chiarifica, trasfigura attraverso l’immaginazione.

Ursula K. Le Guin

Non si tratta di copiare o imitare qualcosa, ma di dare nuova vita a qualcosa che ci è arrivato in un certo modo, ma che noi, al pari di creta, possiamo impastare, maneggiare, modellare affinché racconti una storia diversa, un’altra storia.

La fiducia al centro di tutto

Per poter scrivere una storia, devi fidarti di te stesso, fidarti della storia e fidarti di chi la leggerà.

Prima che tu ti metta a scrivere, né la storia né i suoi lettori esistono, e tutto ciò su cui puoi fare affidamento sei tu. E l’unico modo in cui tu puoi aver fiducia in te stesso in quanto scrittore è scrivere.

Ursula K. Le Guin

In principio il nulla, uno schermo o un foglio bianco. Nessuna ispirazione, nessuna storia, nessun personaggio. Ma tu sai che qualcosa c’è, e infatti non distogli lo sguardo, non demordi, dai tempo al tempo. Ed ecco che, a volte timidamente a volte con irruenza, arriva quell’idea, quel personaggio, quella storia che aspettavi. Ma devi presentarti all’appuntamento tu per primo e avere fiducia che anche l’altro si presenterà, che anche all’altro importerà.

E poi quando l’incontro avviene aver fiducia nella storia significa non voler controllare ogni suo singolo accadimento, ma lasciare che sia in un certo senso libera di esprimersi. Tu sei l’artigiano, a te il compito di fare in modo che la sua non sia un’espressione confusa, disordinata ma, al contempo, non sei un despota, è necessario che tu dia alla storia e ai suoi personaggi lo spazio sufficiente per raccontarti chi sono.

Sii paziente come un gatto. Rimani attentamente concentrato, ma paziente. Rallenta. Non spingere affinché la storia prenda forma. Lascia che si mostri. Continua ad ascoltare. Prendi appunti se hai paura di dimenticare qualcosa, ma non correre davanti al computer. Lascia che sia la storia a guidarti. Quando sarà pronta, lo saprai.

Ursula K. Le Guin

Raccontare storie è un’arte collaborativa

L’immaginazione dello scrittore lavora insieme all’immaginazione del lettore, lo chiama a collaborare, a completare, a rimpolpare, a portare la propria esperienza, non a essere un semplice specchio.

La lettura non è un atto passivo come può essere sentire o vedere. Leggere è un atto che compi. Leggi alla tua velocità, non partecipi alla corsa incessante, incoerente, farfugliante e urlante dei media. Prendi quello che puoi e vuoi prendere, non quello che ti viene gettato addosso così velocemente, con forza e ad alta voce da sopraffarti.

Mentre leggi una storia potrebbe arrivarti un messaggio, ma nessuno ti sta vendendo niente. E nonostante tu solitamente sia solo mentre leggi, sei in comunione con un’altra mente. Nessuno ti fa il lavaggio del cervello o ti usa; nella lettura ti unisci a un atto di immaginazione.

Ursula K. Le Guin

Nessuno può davvero conoscere “lo scrittore”, è impossibile

Esiste normalmente una distinzione tra “lo scrittore” e “la persona”.

Il culto della personalità cancella questa differenza: la persona scompare nel bagliore del personaggio.

I lettori che si mettono in fila per “incontrare lo scrittore” a un evento non si rendono conto che è qualcosa di impossibile. Tutto quello che gli ammiratori di uno scrittore possono incontrare è la persona – la quale ha molto in comune con lo scrittore, ma non lo è.

Forse la persona è più simpatica o più sciocca, forse appare più vecchia o più antipatica dello scrittore, ma la principale differenza è che la persona vive in questo mondo, mentre lo scrittore vive nel mondo dell’immaginazione e/o nell’immaginazione dei suoi lettori, la quale crea una figura pubblica che è viva solo in quel mondo.

Ursula K. Le Guin

Quanto è facile scambiare persona e scrittore, magari creare anche un “personaggio” che è ben distante dall’una e dell’altro? Un personaggio che, però, per i lettori/fan è ben più reale di entrambi? Accade con qualsiasi personaggio pubblico, soprattutto se “fruiamo di un suo talento, di una sua opera”: siamo a tal punto catturati dal mondo che è stato in grado di creare da provare una sensazione di “familiarità”, come se fossimo arrivati a conoscerlo per davvero. Ma così non è, ci ricorda Le Guin. Lo scrittore è qualcuno di molto lontano, qualcuno di cui non potremo mai fare la conoscenza, nonostante i suoi libri ci appassionino, perché lui è solo il regista dietro le quinte, vivo nel preciso istante in cui crea, in cui scrive. Non può esistere in nessun altro momento o luogo.

Il segreto della scrittura

Il segreto della scrittura è… scrivere. È un segreto che solo chi non vuol conoscere ignora. Scrivere è il modo in cui diventi uno scrittore. […]

Gli scrittori non scrivono per qualcosa, neppure per amore dell’arte. Scrivono. I cantanti cantano, i danzatori danzano, gli scrittori scrivono.

Ursula K. Le Guin

Chi è Ursula K. Le Guin

È stata scrittrice e insegnante di scrittura creativa. Autrice di libri di fantascienza e fantasy best seller, pluripremiata. Per saperne di più

Pensiero Distillato consiglia

Titolo: The wave in the mind
Autore: Ursula K. Le Guin
Editore: Shambhala
Pagine: 294
Lingua: inglese

Acquistalo su Amazon.it

Immagine in apertura di Nattu Adnan

Condividi l’articolo se ti è piaciuto
Tag: Last modified: 28 Luglio 2024