Eccoci qui a recensire un altro libro dedicato alle tecniche sulla descrizione (del resto il titolo Description non lasciava molti dubbi!).
Scritto da Monica Wood, scrittrice americana, il manuale si si divide in 9 capitoli + l’introduzione.
Che cosa differenzia questo libro da tanti altri dedicati alla descrizione? Tra quelli che abbiamo letto finora, abbiamo apprezzato Description per l’approccio semplice e immediato all’argomento, volto a dare più che altro una panoramica generale sulle tecniche della descrizione.
È quindi un libro che ti consigliamo, in particolare se sei alle prime armi e non hai troppi problemi con l’inglese. 😛
Ogni capitolo è corredato da un riassunto che racchiude i punti salienti trattati (molto utile per ricapitolare e fare il punto della situazione). Ottimo anche da ricopiare su schede da tenere sempre a portata di mano.
Ne vuoi un assaggio? Bene, alla possiamo iniziare considerando che:
What makes one story more finished—more “real” and alive—than another is not a matter of adjectives per sentence; it is the accuracy and relevance of whatever description you do use.
Senza mai dimenticare i 4 capisaldi di ogni descrizione:
- l’importanza di usare tutti e cinque i sensi
Details are not merely visual; remember to engage all the senses. The dryness of chalk on the fingers can be more arresting than the visual image of a character’s whitened fingertips. Sounds and scents and tastes also add to a reader’s engagement with the story.
- l’accuratezza nella scelta delle parole
- l’uso non indiscriminato di similitudini e metafore
Whether you discover a central metaphor by accident, or deliberately set out to create one, make sure to weave it subtly into the body of the story, and keep it free of cliche.
- c’è un tempo per raccontare e un tempo per mostrare
Too much telling can flatten your story, too much showing can overwhelm it. What’s a conscientious writer to do? A combination of showing and telling usually yields the best description.