Sposta il dolore, mettilo in una macchina fotografica, una storia, una poesia, una canzone, una persona che ami, un quadro
Mi sono presa una breve vacanza dal blog, ma rieccomi. 🙂
Dato che oggi è lunedì… come non augurarvi un lunedì degno di un nuovo inizio, uno di quelli meravigliosi? Un lunedì che ci accolga al nostro risveglio con un dolce sorriso sulle labbra.
Sogno o son desta? Sogno e spero lo facciate anche voi questa settimana. Che qualunque sogno custodiate nel cassetto vi faccia provare il desiderio di rispolverarlo… perchĂ© non è mai troppo tardi per dargli una nuova possibilitĂ .
Buona settimana d’inizio estate!
· Il primo accordo ·
C’era un ragazzino che sognava di diventare chitarrista. Venne il suo compleanno e come regalo chiese, ovviamente, una chitarra. Era molto bella. Piena di corde, però.
Provò timidamente a toccarle e ne fu respinto. Allora le accarezzò. Emisero un gorgoglio ottuso: niente a che spartire col mondo di suoni che lui si sentiva dentro. «Andrò da un insegnante di musica», disse. Aveva saputo da qualche parte che quando un sogno ti resta incollato addosso significa che non è piĂą un’illusione, ma un segnale che ti sta indicando la tua missione nella vita. Cucinare. Fare calcoli. Riparare orologi. Ciascuno di noi ha la sua e l’errore è credere che una sia piĂą importante dell’altra, solo perchĂ© non tutte procurano fama e denaro.
Il ragazzino era sicuro che la sua missione fosse tirare fuori dalla pancia quei suoni. Così andò a lezione. Non capì niente. Ci ritornò e fu peggio. «Mi arrendo, il sogno era falso: io non ho talento per la musica».
Se non s’imbottì di Prozac, è solo perchĂ© non esisteva ancora. Nascose la chitarra in un baule e accese la radio. Lo invase un suono semplice, nuovo: pochi accordi ritmati. I disc-jockey dell’epoca lo chiamavano skiffle, ma era giĂ il rock.
Il ragazzino riaprì il baule e provò il primo accordo. In quel momento capì che per sapere se un sogno era giusto occorreva prima rinnegarlo, affinchĂ© la vita te lo restituisse per sempre con una rivelazione improvvisa. Raccontò la sua scoperta a un amico, che ieri in un’intervista l’ha raccontata al mondo.
Ah, quel ragazzino si chiamava John Lennon.
Tratto da Ci salveranno gli ingenui, Massimo GramelliniÂ
Il tempo ha un meraviglioso modo di mostrarci quello che davvero conta.
Oggi. Domani.
Non perdere la speranza.
(Non poi sapere cosa ti porterĂ il domani.)
Quello che amiamo determina quello che cerchiamo, quello che cerchiamo determina quello che pensiamo e facciamo, quello che pensiamo e facciamo determina quello che diventiamo.
Foto in apertura di wan mohd