Se solo… è il leitmotiv che accompagna molti scrittori nel loro affascinante e accidentato viaggio nella scrittura. Debbie Ridpath Ohi, scrittrice e illustratrice canadese, ce lo mostra in un fumetto semplice e divertente ricordandoci che sono le tappe a fare un viaggio quindi… goditi ogni singolo momento e possa la Buona Scrittura essere sempre in tuo favore! 😉
Fonte: Writerunboxed.com
Bella vignetta! Io personalmente mi fermerei al primo step: Se solo riuscissi a scriverlo/finirlo! Il sogno nel cassetto di ognuno di noi poveri mortali senza quattrini sulle spalle da spendere in prime stesure auto-biografiche mal riuscite…
Ciao Betti,
come qualunque viaggio degno di questo nome si incomincia col primo passo (e non lo diciamo noi, ma qualcuno di più saggio!), quindi anche per il nostro bel romanzo, prima di qualunque altra qualità, dobbiamo armarci di coraggio e perseveranza. Del resto il divertimento sta prima di tutto nel scrivere la nostra storia e solo in seguito nel terminarla.
In bocca al lupo per qualunque creazione letteraria ti tenga impegnata ora e grazie per la visita!
Una bella lezione di scrittura e di vita! A volte bisognerebbe accontentarsi un po’ invece…
Io sono nella fase “Se solo qualche editore mi rispondesse che il mio libro vale qualcosa”, “Se solo riuscissi a finire quelli che ho in corso”, “Se solo credessi un po’ in me stessa”, “Se solo…”.
Insomma, mi sa che devo ascoltare la vignetta!
Eh sì, quella vignetta parla al cuore di noi scrittori. 😉 Forse il segreto è riuscire a stare nella fase che abbiamo raggiunto, darci una pacca sulla spalla e dirci: “Va bene così, hai fatto un buon lavoro comunque andrà a finire”. E di solito va a finire bene.
“Sono le tappe a fare un viaggio”. Non ha bisogno di commenti.
Credo ci siano due tipi di scrittori, quelli sempre insoddisfatti come nella vignetta, che non si godono il viaggio e quelli talmente soddisfatti dalla prima tappa, che non lo portano a termine!
Diffido dei secondi.
Purtroppo tra chi si ferma alla prima tappa c’è anche chi che non crede abbastanza in se stesso da proseguire il viaggio. Certo è che non sa quello che si perde perché il viaggio sarebbe un’avventura non solo per la sua opera, ma soprattutto per lui stesso.