C’era una volta un artigiano che aveva un buon lavoro, una moglie devota e quattro bellissime figlie – in breve aveva tutto quello che uno potrebbe desiderare. Ma l’uomo era inquieto e insoddisfatto. Sua moglie gli chiese quale fosse il problema. “Voglio trovare la Verità”, le confidò lui.
“Allora va’”, gli disse lei, ma dal momento che era una donna molto astuta, aggiunse: “Lasciami tutto quello che possiedi”.
E l’uomo andò in cerca della Verità. In cima ad altissime montagne, giù nelle più profonde vallate, lungo le coste e nel fitto di misteriose foreste – cercò per giorni e settimane e mesi, ma non trovò niente e stava quasi per rinunciare. Poi, in una fredda giornata, sulla cima di una montagna, scoprì una caverna in cui abitava una donna anziana e avvizzita: la sua pelle era così vecchia che aveva assunto il colore del cuoio, i suoi capelli erano unti e scarmigliati, le sue mani erano rattrappite dall’artrite, e la sua bocca aveva un unico dente.
Ma quando la donna si rivolse a lui, parlò con voce così pura e melodiosa che l’uomo seppe di aver finalmente trovato la Verità.
Rimase con la donna per un anno e un giorno, imparando tutto ciò che in quel tempo lei potè insegnargli. Per l’uomo giunse infine il momento di tornare al mondo esterno e alla sua amata famiglia.
Sulla soglia della caverna, si voltò per dire addio alla donna.
“Verità”, disse, “sei stata così gentile con me nel corso di quest’anno. C’è qualcosa che posso fare per te?”
La donna rimase a riflettere per un momento, poi alzò un dito raggrinzito. “Sì”, rispose, “quando parlerai di me con la gente che vive là fuori, di’ loro che sono giovane e bellissima.”
Racconto popolare tratto da Il tempo delle due lune di Priscilla Cogan
Lo studente dice, “Sono molto scoraggiato. Cosa dovrei fare?”
Il maestro risponde, “Incoraggia gli altri.”
Parlare dei nostri problemi è la più grande delle nostre dipendenze.
Rita Schiano
Rompi l’abitudine. Parla delle tue gioie.
Foto in apertura di Victoria Nevland