La prima volta che ascolto o leggo una storia la lascio andare. La seconda volta me la ricordo. La terza la racconto a mia volta.
Così mi è capitato con la storia che segue e dato che alle coincidenze non credo, ho capito che era arrivato il momento di condividerla. Probabilmente l’avrete già sentita, ma val sempre la pena rileggerla per il messaggio che porta.
Buon lunedì a tutti.
L’asino saggio
Un giorno l’asino di un contadino cadde in un pozzo. Non si era fatto male, ma non poteva più uscirne.
L’asino continuò a ragliare sonoramente per ore, mentre il proprietario pensava al da farsi.
Finalmente il contadino prese una decisione crudele: concluse che l’asino era ormai molto vecchio e che non serviva più a nulla, che il pozzo era ormai secco e che in qualche modo bisognava chiuderlo.
Non valeva pertanto la pena di sforzarsi per tirare fuori l’animale dal pozzo.
Al contrario chiamò i suoi vicini perché lo aiutassero a seppellire vivo l’asino.
Ognuno di loro prese un badile e cominciò a buttare palate di terra dentro al pozzo.
L’asino non tardò a rendersi conto di quello che stavano facendo con lui e pianse disperatamente.
Poi, con gran sorpresa di tutti, dopo un certo numero di palate di terra, l’asino rimase quieto.
Il contadino alla fine guardò verso il fondo del pozzo e rimase sorpreso da quello che vide.
Ad ogni palata di terra che gli cadeva addosso, l’asino se ne liberava, scrollandosela dalla groppa, facendola cadere e salendoci sopra.
In questo modo, in poco tempo, tutti videro come l’asino riuscì ad arrivare fino all’imboccatura del pozzo, oltrepassare il bordo e uscirne trottando.
La vita è una serie di migliaia di piccoli miracoli.
In ogni momento hai il potere di dire: non è questo il modo in cui la storia finirà.
grazie x questa bellissima opportunita’
bellissimo sito! bel lavoro! grazie per il contributo!!
Grazie per i complimenti! 😉