Di che cosa scrivono gli scrittori? Sei d’accordo con quanto afferma Natalie Goldberg?
Gli scrittori finisco per scrivere delle loro ossessioni. Di ciò che li perseguita; di ciò che non possono dimenticare; delle storie che portano nel loro corpo e che aspettano di essere liberate.
Spesso quando scriviamo sentiamo l’urgenza di farlo, perché una storia sta nascendo in noi e vuole essere raccontata. Non necessariamente troverà un pubblico, non tutte le storie ne hanno bisogno in quanto possiamo essere noi stessi il pubblico a cui si rivolgono. Può sembrare curioso e autoreferenziale, ma la scrittura è prima di tutto una forma di espressione personale.
Se ci osserviamo con attenzione, se mettiamo in luce quello che ci piace, le storie che leggiamo con un particolare coinvolgimento emotivo, non solo possiamo avvicinarci a quello di cui sinceramente vogliamo scrivere, ma anche al motivo che ci spinge a farlo e scoprire qualcosa di speciale su noi stessi.
Cosa ne pensi? Quali sono le tue ossessioni narrative?