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Smettila di reprimere tuo figlio di R. Cavallo e A. Panarese

Immagine: Philippe Put

Tutti siamo i figli di qualcuno, ma non tutti diventiamo i genitori di qualcuno. Tutti siamo stati bambini, più o meno felici, poi siamo cresciuti e ora a venti, trenta, quaranta, cinquanta o più anni ci ritroviamo spesso a fare i conti con paure, insicurezze, domande esistenziali su chi siamo, perché ci capita quello che ci capita, cosa vogliamo dalla vita e via dicendo. Un po’ come se una parte di noi non fosse mai cresciuta o fosse cresciuta male e ci chiedesse costantemente attenzione, protezione e amore. Così, capita di stare male, di provare ansia e depressione, di ritrovarsi incastrati in un lavoro che non ci soddisfa o in una relazione o, peggio ancora, in entrambe. E non sappiamo da che parte voltarci, a chi rivolgerci per guarire, cambiare, dare un senso al nostro dolore.

Questa potrebbe sembrare un’introduzione bizzarra per parlare di un libro rivolto a genitori ed educatori, ma dopo averlo letto mi sono resa conto che Smettila di reprimere tuo figlio è soprattuttoun libro dalla parte dei bambini. Un libro il cui messaggio parla a un pubblico più ampio perché contatta quellaparte di noi bambina che, nonostante l’età adulta, conserviamo nel nostro più profondo intimo.
Gli autori, Roberta Cavallo e Antonio Panarese, sono formatori e consulenti genitoriali. Dal 2008 si sono inoltre occupati della gestione di un centro residenziale con bambini in affido famigliare collaborando con i servizi sociali.

Smettila di reprimere tuo figlio è un libro genuino, che fa bene al cuore, e il suo obiettivo è mostrare come non servano grandi conoscenze per educare, ma poche e semplici accortezze, in primis quella diimparare a osservare i bambini perché solo loro possono dirci quello di cui hanno bisogno.
E per chi di bambini intorno non ne ha neppure l’ombra? Come accennavo prima, questo può essere un libro utile anche a chi, crescendo, ha finito per trovarsi incastrato in una lotta intestina tra ciò che sentiva dentro e le aspettative che su di lui premevano dall’esterno. Chi ascoltare? Cosa fare? Dove trovare le risposte alle nostre domande? Ecco il punto:è già tutto dentro di noi, lo è sempre stato. Tutti siamo venuti al mondo con una sola richiesta:

Tutto quello che i bambini chiedono una volta venuti al mondo è di essere amati, e di essere amati per quello che sono.

Esatto, proprio così, ma pochi sono gli adulti a non essere caduti nella trappola del “devi essere/non devi essere”.
Purtroppo è un incantesimo che si perpetua di famiglia in famiglia, di generazione in generazione. Per spezzarlo abbiamo bisogno diricontattare la nostra parte bambina e far pace con lei. Ma come? Smettila di reprimere tuo figlio ce lo mostra con chiarezza: ha sempre avuto ragione lei, era perfetta così com’era e non c’era proprio niente di sbagliato che le precludesse l’amore dei genitori o di chiunque altro.
Ognuno di noi nasce perfetto a modo suo, amabile e speciale. Lo scoglio contro cui ci infrangiamo sono le storie di quegli adulti che si dovrebbero occupare di noi e la cui parte bambina, purtroppo, a suo tempo non fu amata incondizionatamente. Sono trappole, incantesimi, storie di dolore che si continuano a tramandare inconsapevolemente.

Immagine: Cia de Foto
Immagine di Cia de Foto

Leggendo il libro potrebbero tornarvi in mente episodi della vostra infanzia e adolescenza, episodi più o meno belli. A me è capitato e non è sempre stato piacevole, ma mi ha permesso di vedere i miei genitori, i nonni, gli insegnanti nei loro peggiori momenti per chi erano veramente: bambini spaventati, non amati, rifiutati. Il mondo è stracolmo di bambini così che oggi sono i nostri colleghi, i nostri datori di lavori, i nostri partner, amici, conoscenti… il mondo che abbiamo oggi sotto agli occhi, che sperimentiamo sulla nostra pelle è guidato da questi bambini. Il fatto che il tempo abbia allungato le loro braccia e gambe, li abbia fatti ingrassare un po’, abbia aggiunto qualche ruga al loro viso o abbia decimato i loro capelli non li ha resi meno spaventati, non amati e rifiutati.

Si dice che i bambini siano il nostro futuro ed è vero. Per questo libri come Smettila di reprimere tuo figlio sono fondamentali e vanno letti, sottolineati e applicati. Fuori e dentro di noi. Perché anche se non siamo a stretto contatto con i bambini ogni giorno, ce n’è comunque uno che abbiamo dimenticato in un angolo per troppo tempo e sta gridando tutto il suo dolore attraverso l’ansia, la rabbia e la tristezza che proviamo più o meno quotidianamente.

In definitiva, consiglio questo libro a chiunque voglia prendersi cura dei bambini, compreso quello interiore, e abbia il coraggio di rimettere tutto in discussione: non solo le teorie pedagogiche ma anche e soprattutto se stesso e la sua storia.

Tutti abbiamo il diritto di essere amati per chi siamo e non importa l’età anagrafica, anzi, noi adulti partiamo avvantaggiati rispetto ai bambini perché non abbiamo più bisogno di avere qualcuno che si occupi di noi, possiamo farci da genitori amorevoli in ogni momento. Permetterci di amare noi stessi è il primo passo per poter donare amore incondizionato, non solo ai nostri bambini, ma a tutti.
E a quel punto, quando il cerchio d’amore sarà chiuso, non ci saranno più bambini etichettati come “problematici”, bambini iperattivi, bambini intrattabili. Ci saranno solo bambini, bambini felici.

Fai di tutto per essere felice, risolvi i conflitti con il passato, amati e realizza te stesso. L’apatia, la rabbia, il rancore sono contagiosi. Tuo figlio ti osserva e ti imita o comunque, anche senza volerlo, assorbe i tuoi atteggiamenti e le tue ferite. Se vuoi che sia davvero felice, iniziare da te è il modo più semplice.

Immagine: Carly Hagins
Immagine di Carly Hagins

Altre informazioni utili:

Informazioni sul libro:

Titolo: Smettila di reprimere tuo figlio
Autori: Roberta Cavallo e Antonio Panarese
Editore: Uno Editori
Pagine: 283

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Foto in apertura di Philippe Put

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Tag: , , Last modified: 29 Settembre 2023