Ad alcuni libri ti avvicini perché, senza preavviso, una mattina ti svegli e un intollerabile senso di vuoto ti afferra alla gola e allo stomaco. Non sai come placarlo, ti rigiri nel letto, vorresti che la sveglia non suonasse mai, vorresti riaddormentarti per non pensare, non sentire più quel vortice confuso di pensieri: pensieri su quello che ti rammarichi di aver fatto, pensieri su quello che rimpiangi di non aver fatto. E poi c’è il bussare angoscioso dell’ignoto, la paura che ti paralizza al solo pensiero di quello che potrebbe capitare. Pensieri sul passato, pensieri sul futuro, vorresti che la smettessero di andare e venire, vorresti che dentro di te regnassero di nuovo il silenzio e la pace.
Ecco perché esistono libri come Il potere di Adesso di Eckhart Tolle ed ecco perché non tutti ne sono attratti, capita ad alcuni e capita quando si è pronti per il messaggio che portano.
Non c’è contro-argomentazione che tenga sul fatto che passato e futuro esistano solo nella nostra mente, che non siano reali di per loro perché di reale c’è solo un tempo, il presente, il momento che proprio qui e proprio adesso ciascuno di noi sta vivendo.
Racconta Eckhart Tolle sulla genesi del libro:
Non mi occupo del passato e raramente ci penso; tuttavia vorrei spiegare brevemente come sono diventato un maestro spirituale e come è nato questo libro.
Fino al mio trentesimo anno di età ho vissuto in uno stato di ansia quasi continua intervallato da periodi di depressione suicida. Adesso mi sembra di parlare di qualche vita passata o della vita di qualcun altro.
Una notte, non molto dopo il mio ventinovesimo compleanno, mi svegliai nelle ore piccole con una sensazione di terrore assoluto. Molte altre volte mi ero destato con una tale sensazione, ma in quella circostanza era più intensa che mai. Il silenzio della notte, i vaghi contorni dei mobili nella stanza buia, il rumore lontano di un treno in corsa: tutto sembrava così estraneo, così ostile e così totalmente privo di senso da provocarmi un profondo disgusto per il mondo. La cosa più disgustosa di tutte era però la mia esistenza. Che senso aveva continuare a vivere con questo fardello di infelicità? Perché proseguire questa continua lotta? Sentivo che una profonda brama di annullamento, di inesistenza, diveniva molto più intensa del desiderio istintivo di continuare a vivere.
«Non posso più vivere con me stesso.» Era questo il pensiero che continuava a ripetersi nella mia mente. Poi, all’improvviso, mi resi conto di quanto fosse strano. «Io sono uno o due? Se non posso vivere con me stesso devono esserci due me: “io” e il “sé” con cui “io” non posso più vivere.» «Forse», pensai, «soltanto uno dei due è reale».
C’è un momento in cui ci si risveglia a se stessi, in cui un tarlo inizia a corrodere l’idea di vita che fino a poco prima ci era sembrata così reale. Quello che eravamo abituati a credere non ci basta più, vogliamo altro, spesso non sappiamo neppure di cosa si tratti ma è una sorta di “oltre” che ci spinge a guardare meglio, a sentire meglio, ad avventurarci per nuove vie. È una presa di coscienza che può ancora arenarsi oppure può davvero andare oltre e impregnare ogni momento, ogni istante.
Il potere di Adesso non è un libro che si può raccontare, si vive mentre si legge e si continua a vivere attimo dopo attimo. La mente non molla la presa né sul passato né sul futuro perché per lei sono reali tanto quanto lo sono un tavolo o una sedia su cui andiamo a sbattere. Per lei quel dolore è sempre presente anche se fa parte del passato, anche se non è ancora accaduto.
Il potere di Adesso è un esercizio costante, un nuovo approccio, un nuovo punto di vista da cui guardare tutto ciò che accade.
Di solito sottolineo come una matta i libri che mi piacciono, ma questo no, questo è rimasto intonso perché non c’era una parola, una frase che non avrei voluto sottolineare. E allora ho lasciato la penna a riposo e mi sono goduta la lettura, nel presente.
Apro una pagina a caso, c’è scritto:
Mi sento come se mi fosse stato tolto un pesante fardello. Provo un senso di leggerezza. Mi sento libero… ma i miei problemi sono ancora lì che mi aspettano, vero? Non sono stati risolti. Non è che mi limito a evaderli temporaneamente?
Se vi siete trovati in paradiso, non passerà molto tempo prima che la vostra mente vi dica «sì, ma…». In definitiva questo non riguarda la soluzione dei vostri problemi. Si tratta di rendervi conto che non esistono problemi, ma soltanto situazioni, da affrontare adesso o da lasciare stare e da accettare come parte dell’«essere così» del momento presente finché non cambieranno o possano essere affrontate. I problemi sono creati dalla mente e hanno bisogno del tempo per sopravvivere. Non possono sopravvivere nell’attualità dell’Adesso.
Un’altra pagina:
Non è possibile attrarre soltanto condizioni positive nella nostra vita? Se il nostro atteggiamento e il nostro pensiero sono sempre positivi, noi manifesteremo soltanto eventi e situazioni positive, vero?
Sapete veramente che cosa è positivo e che cosa è negativo? Avete il quadro complessivo? Vi sono state molte persone per le quali la limitazione, il fallimento, la perdita, la malattia o il dolore sotto qualunque forma si sono rivelati i loro principali maestri. Hanno insegnato loro a lasciar perdere le false immagini di sé e gli obiettivi e i desideri superficiali imposti dall’ego. Tutto questo ha dato loro profondità, umiltà e compassione, li ha fatti sentire più reali.
Quando vi accade qualcosa di negativo, vi è una lezione profonda nascosta al suo interno, anche se sul momento potete non vederla. Perfino una breve malattia o un incidente possono mostrarvi ciò che è reale e irreale nella vostra vita, che cosa in definitiva importa e che cosa no.
Se osservate da un punto di vista più elevato, le condizioni sono sempre positive. Per essere più precisi: non sono né positive né negative. Sono come sono. E quando voi vivete in completa accettazione di ciò che esiste (il che è l’unico modo sano di vivere), nella vostra vita non vi sono più né «bene» né «male». Vi è soltanto un bene superiore, che include anche il «male». Guardando dal punto di vista della mente, però, vi sono bene-male, preferenza-avversione, amore-odio. Pertanto, nel libro della Genesi, è detto che ad Adamo ed Eva fu proibito di dimorare in «paradiso» quando «mangiarono il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male».
Il potere di Adesso è un libro che si gusta pagina per pagina, ma solo quando è arrivato il suo momento. Non c’è un prima e neppure un dopo, semplicemente una mattina vi svegliate e sapete che è arrivato, quel momento è adesso.
Informazioni sul libro:
Titolo: Il potere di Adesso
Autore: Eckhart Tolle
Editore: My Life Edizioni
Pagine: 237