Un dirigente aziendale che stava partecipando alle mie lezioni di negoziazione mi raccontò di come un giorno, su un’autostrada a quattro corsie, non avesse notato un altro automobilista che, dietro di lui, cercava di superarlo. L’automobilista, frustrato, alla fine lo sorpassò a destra, strombazzando con il clacson e facendogli un gestaccio. Il dirigente si infuriò, accelerò e, a sua volta, cominciò a superare l’altra macchina sulla destra.
Affiancandola, abbassò il finestrino per replicare, e l’altro automobilista fece lo stesso. Quando guardò l’altro guidatore, improvvisamente dalla sua bocca uscirono le parole: “Mi dispiace!”. L’altro rimase senza parole, poi a sua volta rispose: “No, mi scusi Lei!”. I due finirono col farsi reciprocamente segno di passare per primi: “Vada prima Lei!” “No, prima Lei!”
“Cos’è successo alla tua rabbia?” chiesi all’uomo d’affari.
“Non lo so”, rispose. “Immagino di essermi improvvisamente reso conto di quanto fosse ridicolo quel litigio”.
Tratto da Risolvere i conflitti di William Ury
Foto di Barbara Mazz