Perché questo sia un anno dedicato alla buona scrittura.
Perché tu possa scoprire sempre qualcosa di nuovo.
Perché tu possa trovare l’ispirazione nelle piccole e nelle grandi cose.
Perché le tue storie siano sempre un piacere sia per chi le scrive che per chi le legge…
Si era verso la fine di agosto. Il mio ritiro in compagnia di scrittori e in semisolitudine volgeva al fine. Mentre lavoravo in giardino con May Sarton ebbi voglia di farle un sacco di domande. La domanda di fondo fu: «Come hai trovato il coraggio di essere così aperta, aperta quando scrivi, aperta quando conversi, aperta a sfidare le convenzioni, aperta a esprimere ciò che non si dice, aperta a vivere il socialmente inaccettabile: aperta?»
Jean Katz, tratto Scrivere per crescere di Deena Metzger , Astrolabio
Rispose: «Un giorno mi sono resa conto che fra trecento anni sarò morta. Di me non resterà niente, tolto quello che ho scritto. E anche questo probabilmente si trasformerà in polvere. Ma se io scrivo la verità, la verità come l’ho sentita esprimersi dentro di me, la verità come l’ho vissuta, allora è probabile che qualcuno la legga. E se la leggono, possono essere aiutati a trovare la loro verità. La loro vita sarà arricchita, come è stata arricchita la mia da tutte le verità più profonde che ho letto. A quel punto è possibile che le mie parole durino.
«E se invece tutto tornerà polvere, non è un problema. Cosa ho perduto? L’unica possibilità che una cosa possa durare è legata alla verità. Per poter dire la verità devo viverla essendo aperta a questa vita breve e passeggera».
Immagine di Morgan Sessions