A conoscere chiaramente qual è la parte migliore dell’uomo.
Giuliana Paravani
A mantenersi diversi dalla massa senza sentirsi colpevoli.
A essere saldi nelle proprie idee, anche se diversi.
Ad abbandonare tutti pur di non venire a compromessi con la propria coscienza.
A ritirarsi in solitudine per non rinnegare la propria parte migliore.
A difendersi da chi lo vuole simile a sé per sentirsi meno colpevole.
A difendersi da chi lo deride perché migliore, facendolo sentire peggiore.
A resistere alla tentazione di essere uguale agli altri per sentirsi meno solo.
A volere solo ciò che può avere.
Ad amare più chi tace che chi parla troppo.
A non amare la gloria e il potere, anche se li avrà.
A godere più nell’osservare che nel possedere.
A capire che lui appartiene solo a se stesso, ma che nessuno appartiene a lui.
Che l’amore è dare senza chiedere e ricevere con gratitudine, senza sentirsi costretti a restituire.
A distinguere i giusti dagli ingiusti.
A ridere dei propri errori, e a ridere di chi ride di essi, con la speranza di farne di meno.
A credere nel domani, che non è solo suo ma anche degli altri.
Senza gioire nell’essere diverso;
senza amare la propria solitudine;
senza disprezzare la maggioranza;
senza amare troppo se stesso, né il proprio dolore,
né le proprie idee, che rimarrebbero sterili e chiuse, senza spazio nel domani.
Quante di queste cose hai insegnato tu a tuo figlio?
Foto di ViktorDobai