La leggenda racconta che un mattino una coppia di indigeni Sioux raggiunse lo sciamano del villaggio. Il ragazzo era un guerriero molto coraggioso, la ragazza una donna decisa molto innamorata del futuro sposo.
I due chiesero consulto allo sciamano perché temevano che la loro relazione potesse in futuro spezzarsi e volevano quindi che lo stregone fornisse loro una protezione.
Lo sciamano prese la mano della ragazza e le disse che per far durare la relazione, avrebbe dovuto salire su una collina catturando con le mani il più forte falco, per poi riportarglielo vivo il terzo giorno dopo la Luna piena. Il ragazzo avrebbe dovuto scalare una montagna e prendere l’aquila più vigorosa e selvaggia, quindi portarla allo sciamano lo stesso giorno in cui la ragazza avrebbe portato il falco.
I due giovani riuscirono nell’ardua impresa, lei portando il falco in una sacca di pelle, lui portando l’aquila. Lo sciamano ordinò quindi di prendere i rapaci e legarli per le zampe con una corda di cuoio, lasciandoli liberi di volare. I due uccelli provarono a spiccare il volo senza riuscirci, cadendo di continuo.
Infine iniziarono a colpirsi a vicenda con i becchi. A quel punto lo sciamano prese gli uccelli e li slegò, suggerendo ai due futuri sposi: “Ecco il sortilegio di oggi: imparate da quello che avete appena visto. Se vi incatenate l’uno all’altro, anche se si tratta d’amore, non farete altro che ferirvi, lacerarvi e rendervi infelici. Se volete che il vostro amore duri, volate assieme, volate alto, ma mai legati. Perché il vero amore unisce, ma non vincola.”
Tratto da American Indian Stories di Zitkala-Sa
Crediti: Fonte | Immagine di MICHOFF