Certe volte, nella vita, sembra che il proprio percorso sia già stato tracciato.
Si nasce, cresce, ci si innamora, ci si sposa, si hanno dei figli, dei nipoti, si invecchia, si muore. Il cerchio è chiuso. Lineare, no?
Non proprio. Noi essere umani non siamo lineari per niente, non seguiamo per forza tutti lo stesso percorso e, alle volte, aspettiamo qualcuno che sembra tardare ad arrivare. Eppure c’è qualcosa che ci parla, una vocina che ci dice di pazientare, che arriverà, che ogni cosa giunge a tempo debito.
Ecco quello che mi ha trasmesso “Nonna voglio nascere” il libro di Graziella Pesce con illustrazioni di Marisa Bordiga.
Si tratta di un libro semplice, ma anche complesso perché non racconta una storia, ma ci prende per mano e ci chiede di ricordarne una, una storia che tutti abbiamo in comune anche se, forse, l’abbiamo dimenticata.
Le protagoniste del libro sono una bambina e sua nonna, una bambina che la nonna già conosceva prima ancora di poterla prendere in braccio, di poterne asciugare le lacrime e condividerne i sorrisi. Impossibile? Come suggeriva il buon vecchio Pascal: “Il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce”. Il cuore certe cose le sa già, anche se la ragione non può ancora concepirle. E così una bambina può già esistere nel cuore della nonna, prima ancora che in qualunque altro luogo sulla Terra.
“Nonna voglio nascere” è il sogno di una nonna che offre alla nipotina ciò che lei ha imparato della e dalla vita, le mostra come i loro cuori si fossero già sentiti prima che lei nascesse e che l’unica distanza da temere è quella che ci allontana dal nostro cuore.
Ho visto bambini amati e coccolati ma ho visto anche bambini senza cibo né acqua né casa. Perché nonna?
Ed io, che bambino sarò, che uomo sarò, nonna?Disse la nonna: “Capisco quello che provi, piccola anima bella, è capitato anche a me. La mia nonna mi ha aiutata ed io aiuterò te. Verrai qui per 12 notti ed ogni notte mi porrai una domanda su un tema che ti sta a cuore. La dodicesima notte deciderai se diventare un essere umano oppure restare nella Luce dove sei”.
Il dolce sorriso della nonna accarezzò la piccola anima e l’accordo fu preso.
Nella notte scese il silenzio.
Spero che queste poche righe vi abbiano incuriosito e vogliate passare anche voi 12 notti in compagnia di una nonna e della sua futura nipotina. E, forse, capiterà anche a voi quello che è capitato a me leggendo il libro: scoprire che le domande della bambina erano anche le mie domande e che certe risposte, seppur possano arrivare trenta, quaranta o cinquant’anni dopo, sono sempre preziose.
PRIMA NOTTE
L’illusione del bisogno
Insegnate ai vostri bambini che non hanno bisogno di nulla all’infuori di sé stessi per essere felici. Non hanno bisogno di nessuna persona, luogo o cosa perché la vera felicità è interiore. Insegnate loro che bastano a sé stessi.
Insegnate loro questo e avrete compiuto una grande opera.
Informazioni sul libro
Titolo: Nonna voglio nascere
Autore: Graziella Pesce
Illustratrice: Marisa Bordiga
Pagine: 191
Acquistalo su Amazon.it
Immagine di Myléne