Sono circondata da persone che non sentono lo Spirito del Natale. Per loro si tratta solo di un periodo di ulteriore stress con l’usuale corsa ai regali e gli interminabili pranzi e cene con parenti più o meno sopportabili.
I negozi si addobbano sempre prima e non si è ancora celebrato il giorno di Natale che già si viene proiettati ai festeggiamenti del Capodanno. E i bambini? Loro almeno si salvano? I bambini sono sommersi dai giocattoli: le case ormai trasformate in enormi ceste di giochi più o meno ignorati perché la patina di nuovo dura poco e presto ci si annoia del “già conosciuto” e “già usato”.
Per me è diverso. Per me il Natale esiste. Lo Spirito del Natale è vivo. Sono i colori, le luci, sono i sorrisi, la bellezza di poter condividere una nuova possibilità. È una leggenda che nel mio cuore è più vera che mai. È qualcosa che proteggo dalla disillusione, dalla frenesia, dalla voglia di correre sempre più veloce, dall’apparenza che strappa a morsi la dignità alla sostanza.
Il Natale per me è gioia. Io amo il Natale. Per me Babbo Natale esiste, non ho bisogno di vederlo per sapere che esiste. Lui dimora nel mio cuore. Banale? Patetico? Folle? Più banale e folle della disillusione che abita molte persone che hanno barattato la luce di una stella per quella di uno schermo Led?
Il Natale è un messaggio, non solo una festività. Torna ogni anno per ricordarci chi siamo e chi possiamo essere. Possiamo permetterci di festeggiarlo a modo nostro, ancora di più se siamo genitori. Non rubate lo Spirito del Natale ai vostri figli: condividete questo periodo tornando a vostra volta bambini. Permettetevi di riconsiderare che i miracoli esistono. Che certe storie non sono solo belle, ma possono anche essere vere. Possiamo farle accadere. Noi, sì, proprio noi. Così come riusciamo, in modo totalmente imperfetto e grossolano, ma possiamo.
Ogni anno scherzo con chi mi conosce dicendo che sono un elfo di Babbo Natale, strappo un sorriso, non so se ironico o di tenerezza, per qualcosa che a loro non importa o forse non importa più. Ma a me importa e, seppur con fatica, cerco di proteggerlo e diffonderlo.
Anche quest’anno, quindi, condividerò un piccolo calendario dell’Avvento che, se lo desiderate, vi accompagnerà nelle prossime settimane: un dono pensato per i più piccoli, ma che spero possa piacere anche a chi “piccolo” non lo è più.
Si tratta di un gioco dell’oca personalizzato per il periodo natalizio e che ho rinominato “Il gioco di Babbo Natale”. Domani si parte. 🙂
Per adesso mi limito a scrivere queste ultime parole: che lo Spirito del Natale possa essere con voi quest’anno. Che possa ricordarvi della gioia che si prova a ricevere un regalo inatteso, un piccolo e semplice dono che ci scalda il cuore e ci ricorda che non siamo ingranaggi di un sistema, ma piccole e sfavillante fiamme. Danziamo al vento e brilliamo di una luce calda e intensa. Che il vostro cuore possa ricordarlo.
Non perderti i prossimi doni…
Primo dono: il tabellone di gioco – parte 1
Scopri il gioco di Babbo Natale e crea il tuo!
Immagine in apertura di Maria