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L’Ombra nelle fiabe

Molte favole, dal Re Rospo a La bella e la bestia, mostrano esemplarmente come l’ombra più oscura possa tramutarsi nella luce più cristallina. Principi e principesse, all’interno delle fiabe, subiscono incantesimi da ignoti esseri oscuri che li trasformano in figure raccapriccianti. Rimangono solitamente prigionieri nei loro corpi ripugnanti fino a quando non interviene l’amore a liberarli. In altre parole, qualcuno deve riconoscere la loro vera e nobile natura, degna d’amore, dietro quell’orribile facciata, riuscendo ad amarla a dispetto della bruttezza esteriore. In queste fiabe si riscontra il capovolgimento della situazione moderna, in cui nobili facciate celano le più oscure e orribili ombre [es. Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde]. Le figure delle fiabe tradizionali sono tipicamente costrette, attraverso delle maledizioni, a mostrare a tutti la loro ombra. […]

Nelle narrazioni fiabesche possiamo considerare ogni persona come parte della nostra anima. In altre parole, nel caso della bestia o del re rospo l’ombra, da tempo esiliata all’interno, ha preso il sopravvento ed è diventata esteriormente visibile. Tale oscuro aspetto, sgradevole e volto all’esterno, attende ora il riscatto. A tal fine deve essere integrato dall’Io, la nostra parte consapevole, e amato; a questo punto esso si rivelerà un meraviglioso regalo. E non a caso il regalo è denominato “presente”, che significa anche “attualità” nonché l’esser presenti a qualcosa. Davvero, il momento in cui il regalo si palesa è quello dell’accettazione nel presente senza tempo.

Tratto da L’Ombra il lato oscuro dell’Anima di Ruediger Dahlke, ed. Macro Edizioni

Immagine di Natalia Y.

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Tag: Last modified: 28 Ottobre 2024