Un re mandò l’unico figlio nel mondo, affinché si facesse una cultura. Al ritorno, il ragazzo era certo di sapere tutto e di essere più saggio degli altri, ma il padre non ne era tanto convinto.
«Hai imparato a distinguere ciò che è sconosciuto da ciò che è inconoscibile?» gli domandò.
«No, nessuno potrebbe» rispose il figlio.
Allora il re gli chiese di andare in cucina e di portargli un fico. Quando il figlio tornò, gli disse di tagliare il frutto a metà. Poi gli indicò i minuscoli semi all’interno. «Dividine uno e dimmi cosa vedi.»
Il ragazzo ci provò, ma il seme era troppo piccolo e sfuggiva alla lama del coltello. «Qui dentro non c’è niente» affermò.
Il re annuì. «Da quello che tu definisci “niente”, cresce un grande albero. Quel “niente” è il seme stesso della vita. Quando lo avrai compreso, la tua istruzione sarà completata.»
Tratto dal libro Il dono della rabbia e altre lezioni di mio nonno Mahatma Gandhi di Arun Gandhi
Immagine di Martipaan