Trascrizione e traduzione del video
Ovviamente ho avuto grandi scrittori come modelli, alcuni molto importanti come Flaubert, ad esempio. E la ragione per cui per me è stato importante è che, a differenza di altri scrittori che sembrano geniali per nascita, Flaubert ha dovuto lavorare molto nella sua vita per realizzare opere magistrali. Nel suo caso il talento è stato il risultato di un atteggiamento perseverante, improntato alla disciplina, della sua volontà di essere un buon scrittore.
Ho amato Flaubert sin dalla lettura del suo primo romanzo, che per me fu Madame Bovary; ho letto molto sulla sua vita e ho scoperto che quanto iniziò a scrivere non era affatto un genio, al contrario era quello che potremmo definire uno scrittore comune che scriveva influenzato dai suoi modelli e che la sua originalità, il suo talento furono qualcosa a cui giunse attraverso la disciplina e un duro lavoro.
Fu questa scoperta a darmi una sorta di metodo per scrivere, cosa che ritengo sia stata molto, molto importante perché io stesso non mi sentivo per nulla un genio per cui, se volevo scrivere dei buoni libri, compresi che avrei dovuto lavorare. In questo Flaubert mi fu di grande ispirazione in quanto scrittore che aveva costruito il suo talento, il suo genio attraverso un lavoro molto duro, attraverso un profondo impegno verso la sua vocazione, verso quello che voleva raggiungere. Il suo esempio mi ha aiutato tantissimo, non solo per la bellezza e la ricchezza dei suoi libri, ma anche perché egli gestì il fatto di non essere nato geniale, creando il proprio genio attraverso lo sforzo, l’impegno, la perseveranza, la disciplina.
Mario Vargas Llosa