Anche se dovessi vivere tremila anni, o dieci volte tanto, ricorda sempre che nessuno perde altro tempo se non quello che vive, né vive altro tempo se non quello che perde. Così, la vita più lunga e quella più breve si riducono allo stesso risultato. Infatti, il presente è uguale per tutti, e ciò che si perde è lo stesso per tutti; dunque, ciò che viene perso è solo un istante.
Né il passato né il futuro possono essere tolti; infatti, come può uno essere privato di ciò che non possiede? Ricorda sempre queste due verità: che tutte le cose condividono sempre la stessa natura e ruotano ciclicamente, non importa se uno le osserva per cent’anni, duecento, o un tempo infinito; e che tanto chi vive a lungo quanto chi muore presto perde la stessa cosa: solo il presente è ciò di cui può essere privato, se è vero che questo è tutto ciò che possiede, e che ciò che non possiede non può essere perso.
Pensieri: Il Diario Filosofico Stoico di Marco Aurelio di M. Pizzirani
Marco Aurelio, tratto daImmagine in apertura di Daria Kraplak